La perdita del lavoro per infermità da diritto ad un’indennità.

Infermità di mente e malattia psichiatrica: la capacità del malato di compiere gli elementari atti giornalieri deve intendersi non solo in senso fisico, cioè come mera idoneità ad eseguire in senso materiale detti atti, ma anche come capacità di intenderne il significato.

Spetta l’indennità di accompagnamento non solo nel caso in cui il malato abbia un problema connesso al fisico (per esempio: impossibilità di deambulare) che lo renda incapace di compiere gli atti elementari della giornata, ma anche psichico, come incapacità a comprendere il significato delle proprie azioni. In virtù di tale principio, la Cassazione, con la sentenza numero 1069 del 21.01.2015, ha ritenuto legittima la richiesta di indennità di accompagnamento in caso di incapacità di ordine mentale, dovuta alla schizofrenia. E’ ancora più rafforzato se la persona ha perso il lavoro e sarà priva di indennità.

La nozione d’incapacità di compiere autonomamente le comuni attività del vivere quotidiano – in presenza della quale si ha diritto a ottenere l’indennità dall’Inps – con carattere continuo comprende anche le ipotesi in cui la necessità di far ricorso all’aiuto di terzi si manifesta nel corso della giornata ogni volta che il soggetto debba compiere una determinata attività della vita quotidiana per la quale non può fare a meno dell’aiuto di terzi.

Quanto alle malattie psichiche, la Suprema Corte, in passato, ha precisato che l’indennità di accompagnamento va riconosciuta anche a coloro che, pur essendo materialmente capaci di compiere gli atti elementari della vita quotidiana, necessitino della presenza costante di un accompagnatore in quanto, a causa dei gravi disturbi della sfera intellettiva, cognitiva o volitiva dovute a forme avanzate di gravi stati patologici, o a gravi carenze intellettive, non siano in grado di determinarsi autonomamente al compimento di tali atti nei tempi dovuti e con modi appropriati per salvaguardare la propria salute e la propria dignità personale senza porre in pericolo sé o gli altri.

Lascia un commento