Pec senza vincoli orari.

Corte costituzionale  Sentenza 9 aprile 2019, n. 75

In base all’articolo 16 septies del Dl 179/2012 (introdotto per disciplinare le notifiche telematiche rispetto alle regole generali del codice di rito) la notifica effettata dopo le 21 si perfeziona per il notificante alle ore 7 del giorno successivo, anziché al momento di generazione della ricevuta.  Secondo la regola generale (articolo 147 del Codice di procedura civile), anche per evitare inutile disturbo agli interessati, le notificazioni non possono farsi prima delle ore 7 e dopo le ore 21.  Tale disposizione era stata estesa anche alle notifiche telematiche, nonostante la ricezione di una Pec non potesse equipararsi, quanto al disturbo e all’intrusione nella vita privata, alla visita dell’ufficiale giudiziario.

Secondo la Consulta con sentenza del 9 aprile 2019 numero 75, tale disposizione deve ritenersi costituzionalmente illegittima. Sebbene la decisione riguardi il processo civile telematico, ha risvolti, verosimilmente, anche nel contenzioso tributario che, per quanto non espressamente disposto dal Dlgs 546/92, attinge le proprie regole dal Codice di procedura civile. Ne consegue che, indirettamente, la limitazione oltre le ore 21, essendo contenuta nell’articolo 147 del Codice di procedura civile, poteva riguardare anche le pec di notifica degli atti del processo tributario .  Si pensi, ad esempio, alla notifica di un ricorso con pec alle ore 22 del sessantesimo giorno: in base all’articolo 147 del Codice di procedura civile, la notifica doveva considerarsi effettuata alle 7 del giorno seguente. In concreto, il ricorso era inammissibile perché notificato oltre i termini.

La Corte Costituzionale ha rilevato che una simile limitazione, è contraria al sistema tecnologico telematico, che si caratterizza proprio per essere slegato “all’apertura degli uffici”. Si tratta, infatti, di una possibilità introdotta dal legislatore per il pieno esercizio del diritto di difesa e per la fruizione completa dei termini per l’azione in giudizio. Sono principi assolutamente compatibili con le notifiche in ambito tributario, con la conseguenza che verosimilmente la declaratoria di incostituzionalità dovrebbe escludere limitazioni di orario anche per le pec.

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