L’equilibrio aziendale e lo stato di crisi.

Lo studio dell’equilibrio aziendale si basa sull’analisi degli equilibri che in esso si ricompongono, ovvero dell’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale. La condizione fondamentale dell’equilibrio aziendale è rappresentata dalla previsione del raggiungimento di un minimo livello di reddito, conseguenza della copertura, attraverso i ricavi, di tutti i costi, compresa gli oneri figurativi. L’analisi della gestione economica caratteristica conduce ad uno schema di risultati perseguibili, in cui vengono evidenziati alcuni fattori che influenzano l’attitudine dell’impresa a generare flussi reddituali. Il reddito operativo netto, quale risultato positivo della gestione caratteristica, viene normalmente assunto come indicatore di sintesi delle condizioni in cui si è svolta la gestione tipica. Tale reddito viene ponderato, ovvero rapportato ai ricavi tipici totali, pervenendo così ad un saggio di rendimento che riflette la convenienza economica valutata alla luce dei vincoli interni ed esterni dell’impresa. Il saggio di rendimento degli investimenti evidenzia che la capacità di produrre reddito della gestione tipica, e quindi l’equilibrio economico ad esso riferito, dipende dalle condizioni di economicità raggiunte, dalle condizioni di efficienza e dalla capacità dell’impresa di produrre cicli di investimento e realizzo.

La determinazione del fabbisogno finanziario dipende direttamente dalla dimensione aziendale prescelta e dal processo produttivo che l’impresa intende svolgere. Le ipotesi di partenza riguardano i valori assunti dalle quantità dei fattori produttivi da acquistare, i relativi prezzi e la loro velocità di circolazione. Le variazioni possono essere prodotte da modifiche del volume programmato della produzione e, sulla base delle variazioni intervenute nelle ipotesi iniziali si provvederà a rideterminare il fabbisogno. Il verificarsi dell’equilibrio patrimoniale si basa, invece, sulla capacità dell’azienda di far fronte, con continuità, ai pagamenti a cui è tenuta.   necessario, pertanto, che il flusso monetario alimentato dalle operazioni di incasso e quello provocato dalle operazioni di vendita, siano raccordati tra di loro in modo tale da rendere possibile il fronteggiamento di tutte le scadenze senza dover fare ricorso a operazioni diseconomiche di realizzo.

Le analisi aziendali condotte in modo continuativo e sistematico permettono l’individuazione di stati di difficoltà dell’impresa, generati talvolta l’esistenza di squilibri economici finanziari; esse consentono di individuarne le cause al fine di adottare azioni correttive volte ad evitare la degenerazione dello stato critico in una situazione patologica. Una volta individuate le cause genetiche della situazione critica o patologica dell’impresa dovrà essere svolto un esame sulle quantità e qualità delle fonti finanziarie a disposizione e di quelle necessarie per il risanamento.

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