Seconda sezione 23 aprile 2019, n. 17456/2019 ricorrente: c. misure cautelari reali.

Sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente- Esecuzione- Rimedi da parte dell’interessato.

In materia di sequestro preventivo finalizzato a garantire la confisca per equivalente, le doglianze in ordine alla concreta individuazione dei beni da confiscare devono essere fatte valere di fronte al giudice dell’esecuzione al quale il destinatario può ricorrere ogni volta che si ritenga pregiudicato dai criteri adottati dal P.M. nella selezione dei cespiti da confiscare. Diverso è il caso in cui è in contestazione la proporzione tra il valore da confiscare, indicato nel decreto di sequestro, ed il valore effettivo delle cose sottoposte a vincolo, cui si associa una richiesta di restituzione ogni volta che il soggetto colpito ritenga che sussista una sproporzione: in questo caso la persona interessata al dissequestro ha a disposizione il percorso “ordinario” di contestazione ovvero la presentazione della richiesta al pubblico ministero e l’impugnazione con l’appello cautelare dell’eventuale provvedimento negativo del Gip

La Corte riassume e specifica principi rispettivamente affermati da Sesta Sezione, n.  53832/17, CED 271736 e Terza Sezione n. 10567/13, CED 254918.

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